Chi sono:
un po' di me e
della mia storia familiare
I vini Barbero
L'azienda nasce a fine '800 in una piccola cascina in località San Grato di Valpone - una frazione di Canale -, per mano del mio bisnonno Giorgio, la cui vita è stata dedicata alla coltivazione e vinificazione dell’uva sui pendii delle colline di San Grato e Montorino, sopra a quella che un giorno sarebbe diventata la Barbero S.p.a.
Anni difficili, quelli successivi alla prima guerra mondiale, nondimeno il sogno di Giorgio era quello di espandere la propria attività di vignaiolo per far conoscere quei vini alle persone che stavano tornando ad una vita normale. E per farlo, c’era bisogno di forza lavoro che - all’epoca - significava mettere al mondo un numero maggiore di figli, nella speranza che fossero maschi ed in grado di farsi carico dei lavori fisicamente più pesanti. Così, Giorgio e sua moglie Virginia ebbero otto figli: cinque maschi e tre femmine. Ragion per cui decisero di scendere dalla collina di San Grato per costruire una nuova e più grande cascina proprio dove la strada tra Canale ed Asti lo avrebbe aiutato a far crescere i suoi commerci.
Una bella storia
Ad inizio degli anni '40 l’azienda copriva una vasta area di vendita e mio nonno Alfredo, ultimo degli otto figli ed ormai quattordicenne, aveva imparato a guidare il camion, su cui trascorreva molte ore per consegnare il prodotto. Questa passione tramutata in lavoro portò il mio bisnonno a fondare la "Giorgio Barbero e figli".
L’azienda, nel tempo, ampliò il proprio mercato vinicolo. Non solo geograficamente, sull'intero territorio nazionale, ma anche attraverso l'introduzione di nuovi prodotti come liquori, vermut e spumanti, venduti per la maggior parte sui mercati esteri.
Così, nei primi anni '90 del secolo scorso, nacque il "gruppo Barbero" che comprendeva le Cantine Sterzi di Verona, la Enrico Serafino di Canale, la produzione del Frangelico a Caracas e l’acquisizione della Barbieri produttrice dell’Aperol. Nel 2003 il gruppo Barbero fu poi acquistato dalla Campari SpA.
Chi sono
Ed ora parliamo di me. Nel 2013 mi sono laureato in Economia con indirizzo finanziario. Negli anni precedenti, durante gli studi, ho lavorato nei periodi estivi in un’azienda vinicola a conduzione familiare di Canale. Così ho iniziato a muovere i primi passi in vigna ed in cantina, dove ho avuto sia la possibilità di apprendere passaggi e "segreti" della vinificazione oltre che della gestione di magazzino, così come fare conoscenza con il prodotto finito. In quegli anni - a cavallo tra il 2010 e il 2014 - ho anche potuto relazionarmi con i clienti, soprattutto quelli stranieri, che venivano a far visita in cantina e tornavano a casa soddisfatti per aver imparato a conoscere i vini del Roero.
Il presente
Ho anche avuto la fortuna di vivere a stretto contatto l’esperienza di mio padre, per 35 anni direttore commerciale per l'Italia del settore vini del gruppo Barbero. È stato lui a trasmettermi la passione per il mondo enologico ed il mondo della vendita. ragion per cui, nell’ottobre del 2015, ho preso in gestione un vigneto di 3 ettari nel comune di Vezza d’Alba - in località Valmaggiore - esattamente nel cuore del Roero. Passato un anno, ne sono stato "quasi soddisfatto": la vendemmia ha dato buoni frutti e sono stato pronto a lanciare la mia azienda. Da allora ho acquistato nuovi terreni sempre nel Roero. Nuovi vigneti sono stati impiantati mentre altri stanno per esserlo a breve. La produzione del primo anno ha visto quattro etichette: Langhe Favorita, Roero Arneis, Barbera d’Alba, Langhe Nebbiolo: vinificati solo in vasche d’acciaio per conservare integralmente i sentori autoctoni varietali. Ad essi sono seguiti Valmaggiore, Morinaldo e Valtassera, rispettivamente un Roero Riserva, un Barbera d'Alba Superiore ed un Nebbiolo d'Alba, frutto di particolare ricerca e cura del dettaglio.